lunedì 2 marzo 2020

Editoriale Ongaico del lunedì - Un paio di riflessioni Ongaiche sulla quarantena.


Un'altra settimana è iniziata, e purtroppo la situazione di - cosiddetta - emergenza non è ancora rientrata...
Fermi le scuole, i cinema, i teatri, le chiese: insomma tutti quei centri di aggregazione che consentono una "sana" evasione dalla routine di ogni giorno.
E mentre c'è chi grida al complotto, chi lamenta perdite economiche, chi spera in un atto disobbedienza, come un adolescente davanti ad una punizione ingiusta - tutti stadi di elaborazione di una sorta di lutto tra i quali chi scrive, in primis, si sta destreggiando - la Regina dell'Ongheu vorrebbe invece invitare a rimanere quanto possibile positivi. Non tanto per un atteggiamento di facciata o come un esercizio zen contro lo stress a cui, inevitabilmente, si va incontro a furia di  "essere tutti casa e lavoro" - il classico "casa e chiesa" qui non sarebbe appropriato - ma perché persino da situazioni come questa si può imparare qualcosa.
"Mi vengono in mente due riflessioni, ONGHEU!" ci confida Sedna nella biblioteca del Regno in cui l'abbiamo incontrata. "La prima riguarda il ruolo dei social media in questo momento in cui incontrarci di persona è più difficile. La seconda è legata alle cose che diamo per scontate".
"In una società in cui internet è lo strumento principale con cui creiamo e manteniamo i nostri contatti, ONGHEU" prosegue la Micia "mi colpisce quanto in queste settimane la maggiore difficoltà di un rapporto faccia a faccia sembri renderci più tesi, forse anche più cupi".
Ed effettivamente se fino a poco fa la parola "uscire" era associata soprattutto a cercare qualcosa da fare, ora quello che ci pesa di più credo sia vedere le strade vuote e sentire che è più raro imbattersi per caso in un volto conosciuto...
Ed è proprio da qui che prende piede un'altra importante considerazione: "Il bisogno frenetico di novità, che caratterizzava il nostro annoiato stile di vita pre-virus" sottolinea Sedna con arguzia "portava i più a sottovalutare alcuni piccoli piaceri quotidiani, che alla fine sono come stati messi nel dimenticatoio, ONGHEU!"
Mi verrebbe da chiedere allora se fosse proprio necessario l'arrivo di qualcosa che viene percepito come una minaccia per riportare la nostra attenzione sull'essenziale. "Immagina di trovarti in un posto desertico, ONGHEU: quasi subito sentirai la mancanza dell'acqua, della poltrona su cui leggevi un bel libro, insomma, di casa! Eppure è proprio in questo momento che ti metti in contatto con te stesso e ti rendi conto che fino poco prima ti sei lamentato perché mangiavi e bevevi sempre le stesse cose, perché passavi il sabato sera in poltrona a leggere e perché, per quanto ti sforzassi, le tue giornate ti sembravano sempre dannatamente uguali..."

4 commenti:

  1. considerazioni vere che condivido

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  2. La malattia per molti scrittori e’ la vera musa ispiratrice dell’artista: induce un rapporto più stretto con se stessi e ci focalizza sull'essenziale. Nulla di strano quindi che in situazioni di difficoltà come una malattia o un’infezione, le riflessioni siano diverse e si impari qualcosa.

    Circa gli strumenti di socialità che abbiamo adottato, o che ci hanno indotti ad adottare e noi scioccamente abbiamo fatti nostri, non posso che condividere il parere della Regina dell'Ongheu. Nulla ha il valore di un rapporto “faccia a faccia” e la sua assenza ci induce un disagio generalizzato.
    Il valore dei piccoli piaceri quotidiani lo scopriamo quando li abbiamo persi e li ricordiamo con nostalgia, proprio come la saggia Sedna ci ha ricordato.

    Sant'Agostino diceva: “ex malo bonum”; perché da un male può venire del bene. Combattiamo allora il male, ma accettiamo con riconoscenza il bene che ne segue, cercando di favorirlo. Fermiamo la giostra per qualche giro, facciamo girare invece la nostra attenzione alla ricerca dei veri valori e dei veri affetti per trovarci pronti a ripartire in una nuova e più feconda direzione.

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  3. La riflessione è del tutto condivisibile.
    E pensare che tutto questo ce lo ha fatto riscoprire un microscopico organismo....
    Mi verrebbe da dire che la Natura ci dà sempre lezioni....ci mette di fronte a prove che dobbiamo superare attingendo alle nostre migliori risorse, ci costringe alla riflessione, ad avere uno sguardo più ampio e profondo sulla nostra esistenza.

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  4. Grazie per l'interesse e per i responsi positivi!
    La Regina Sedna tiene a precisare che nonostante pubblicizzi molto il suo regno sui social "non intende con questo avallare l'uso pedissequo degli stessi"... 😹👑

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