Legenda: [P] = Protagora; [L} = Lettore. [P] «Col tempo e con la paglia maturano le nespole!». [L] «Ma cosa centra questo? Centra come i cavoli a merenda!». [P] «Bella osservazione, … ma solo all'apparenza, vedremo che centra, e come! Interessante anche il paragone coi cavoli, su questo mi confronterò con Gorgia e ci tornerò alla prima occasione, ma intanto per le nespole posso cavarmela da solo.».
[P] «Cosa sono le nespole? Le nespole sono quel frutto dolce e saporito che vorremmo gustare e goderci ma, ahimè, una volta colto non e’ pronto per essere mangiato. Peccato, vorrà dire che aspetterò un po’ prima di gustarmelo, … ma, ancora ahimè, il tempo da solo non basta, ci vuole la paglia perché maturino! Adesso ho capito, le metto nella paglia e domani me le gusto. Ma ... ahimè no, ci vuole tempo perché maturino! Uffa che barba queste nespole, sono un frutto buonissimo, ma come molti frutti che vorremmo gustare, non abbiamo via di scampo: ci vogliono sia il tempo che la paglia. Dobbiamo rassegnarci.».
[P] «Per capire cosa le nespole centrino con questa pagina, dobbiamo andare indietro al lontano 21 Marzo scorso quando uno stupendo disegno annunciava l’arrivo della Primavera. Ci lasciammo con la speranza che quella fosse la prima pagina delle “Quattro Stagioni Ongaiche”. Io mi ero dimenticato dell’antefatto, ma e’ stato per me un immenso piacere scoprire che Il Regno dell'Ongheu non si era dimenticato. I primi due disegni sono ora sotto la paglia, ma siamo tutti ansiosi di gustarci il frutto quando sarà maturo al solstizio d’inverno.».
Sono contenta che vi sia piaciuto! Ci tenevo a far proseguire il tema Quattro Stagioni Ongaiche e spero di riuscirci anche per l'autunno e l'inverno.
PS: personalmente non sono un tipo che ama seguire i proverbi (ho una teoria su questo, ma è da "ricostruzioni filosofiche"), ma ho capito solo ora che non vado matta per le nespole perchè le ho sempre mangiate ACERBE! ;-3
In attesa delle prossime due stagioni, che son certo non mancheranno, spendo “due parole” sui proverbi. Anch'io non sono un cultore dei proverbi, devo anche confessare che fino alla maturità avanzata (eufemismo per vecchiaia ;-3) facevo fatica a capirli, così come il concetto dei “punti di vista”. Solo dopo essere entrato nell'ottica sofista, il cercare di disputarne il contenuto, mi ha aperto la porta al loro significato, che non e’ il loro banale significato, ma la discussione intorno al tema proposto. Un po’ come se il valore fosse nel viaggio, non nel posto di arrivo. Per i punti di vista vale qualcosa di analogo. Ricordo che da ragazzino, su un settimanale per ragazzi, c’era una rubrica dal titolo “I punti di Vista” o qualcosa di simile: avrò chiesto mille volte di spiegarmi cosa fosse, o come funzionasse, ma niente, ero proprio di coccio! Molto più tardi, anche col supporto dell’approccio analitico scientifico ai problemi, ho cominciato ad apprezzare il cercare di capire cosa avrebbero pensato diversi personaggi di un certo evento. Se si vuole, e’ un po’ come scrivere un testo teatrale: definiti i soggetti ed un evento, cosa avrebbero pensato i diversi soggetti dello stesso evento? e come si sarebbero comportati? Grazie ai sofisti ho fatto progressi nella comprensione del eco-sistema in cui siamo inseriti, migliorando anche il mio posizionamento.
Ah però!....
RispondiEliminaLegenda: [P] = Protagora; [L} = Lettore.
RispondiElimina[P] «Col tempo e con la paglia maturano le nespole!».
[L] «Ma cosa centra questo? Centra come i cavoli a merenda!».
[P] «Bella osservazione, … ma solo all'apparenza, vedremo che centra, e come! Interessante anche il paragone coi cavoli, su questo mi confronterò con Gorgia e ci tornerò alla prima occasione, ma intanto per le nespole posso cavarmela da solo.».
[P] «Cosa sono le nespole? Le nespole sono quel frutto dolce e saporito che vorremmo gustare e goderci ma, ahimè, una volta colto non e’ pronto per essere mangiato.
Peccato, vorrà dire che aspetterò un po’ prima di gustarmelo, … ma, ancora ahimè, il tempo da solo non basta, ci vuole la paglia perché maturino!
Adesso ho capito, le metto nella paglia e domani me le gusto. Ma ... ahimè no, ci vuole tempo perché maturino!
Uffa che barba queste nespole, sono un frutto buonissimo, ma come molti frutti che vorremmo gustare, non abbiamo via di scampo: ci vogliono sia il tempo che la paglia. Dobbiamo rassegnarci.».
[P] «Per capire cosa le nespole centrino con questa pagina, dobbiamo andare indietro al lontano 21 Marzo scorso quando uno stupendo disegno annunciava l’arrivo della Primavera. Ci lasciammo con la speranza che quella fosse la prima pagina delle “Quattro Stagioni Ongaiche”.
Io mi ero dimenticato dell’antefatto, ma e’ stato per me un immenso piacere scoprire che Il Regno dell'Ongheu non si era dimenticato.
I primi due disegni sono ora sotto la paglia, ma siamo tutti ansiosi di gustarci il frutto quando sarà maturo al solstizio d’inverno.».
Sono contenta che vi sia piaciuto!
RispondiEliminaCi tenevo a far proseguire il tema Quattro Stagioni Ongaiche e spero di riuscirci anche per l'autunno e l'inverno.
PS: personalmente non sono un tipo che ama seguire i proverbi (ho una teoria su questo, ma è da "ricostruzioni filosofiche"), ma ho capito solo ora che non vado matta per le nespole perchè le ho sempre mangiate ACERBE! ;-3
In attesa delle prossime due stagioni, che son certo non mancheranno, spendo “due parole” sui proverbi. Anch'io non sono un cultore dei proverbi, devo anche confessare che fino alla maturità avanzata (eufemismo per vecchiaia ;-3) facevo fatica a capirli, così come il concetto dei “punti di vista”.
EliminaSolo dopo essere entrato nell'ottica sofista, il cercare di disputarne il contenuto, mi ha aperto la porta al loro significato, che non e’ il loro banale significato, ma la discussione intorno al tema proposto. Un po’ come se il valore fosse nel viaggio, non nel posto di arrivo.
Per i punti di vista vale qualcosa di analogo. Ricordo che da ragazzino, su un settimanale per ragazzi, c’era una rubrica dal titolo “I punti di Vista” o qualcosa di simile: avrò chiesto mille volte di spiegarmi cosa fosse, o come funzionasse, ma niente, ero proprio di coccio! Molto più tardi, anche col supporto dell’approccio analitico scientifico ai problemi, ho cominciato ad apprezzare il cercare di capire cosa avrebbero pensato diversi personaggi di un certo evento. Se si vuole, e’ un po’ come scrivere un testo teatrale: definiti i soggetti ed un evento, cosa avrebbero pensato i diversi soggetti dello stesso evento? e come si sarebbero comportati?
Grazie ai sofisti ho fatto progressi nella comprensione del eco-sistema in cui siamo inseriti, migliorando anche il mio posizionamento.