lunedì 24 giugno 2019

Ricostruzioni storiche - La missione Sputnik 2 e la cagnolina Laika


Questa ricostruzione, dal retrogusto amaro, è dedicata a tutti gli animali che, più o meno necessariamente, sono stati sacrificati in nome del nostro progresso.





17 commenti:

  1. => Bella l’immagine di Dugongo che ci guarda dall'oblo’ con:
    … «quegli occhi allegri da italiano in gita»,
    … come Paolo Conte cantava di Bartali.
    => Bella anche Haumea che guarda Dugongo con gli occhioni girati in su, su di un lato e a bocca aperta.
    => Geniale il finale con Dugongo che non rimpiange la Terra contento di ritornare nel Regno dell'Ongheu.

    Il “retrogusto amaro … per … tutti gli animali che, più o meno necessariamente, sono stati sacrificati in nome del nostro progresso” e’ superato dal nostro eroe che ancora una volta ci insegna come con l’ottimismo trasformiamo i problemi in opportunità e le sconfitte in successi.

    Grande Dugongo!

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    1. Grazie! Sì l'idea che volevo dare era proprio quella di un senso di speranza, giocando sul focus del discorso che passa da "non so se TORNERAI VIVO sulla terra" a "non so se TORNERAI SULLA TERRA vivo".
      Dugongo come personaggio, ma anche come gatto, fa della sua ingenuità un'arma: non rendendosi conto della gravità di alcune situazioni si risparmia una bella fetta di ansia nell'affrontarle!

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    2. Dugongo ed Albert Einstein sono in sintonia, «Preferisco essere ottimista e ingenuo piuttosto che un pessimista che ha ragione» diceva quest’ultimo a conferma del fatto che l’ingenuità’ e’ una grande dote, solo apparentemente patrimonio delle persone “modeste”.

      Secondo alcuni pensatori l’ingenuità’ deriva dall'intuizione che e uno dei quattro tipi di approccio messi in atto per l’adattamento alla realtà circostante. Altri approcci si basano sul pensiero, di cui abbiamo parlato nella pagina dedicata all'estate, il sentimento che si basa sulle regole e le leggi universali e la sensazione che invece sfrutta i sensi per decidere come atteggiarsi. Ognuno di questi quattro approcci e’ vincente, … ma solo se e’ quello che ci comanda il nostro intimo!

      Ma la cosa che più mi affascina di questa teoria e’ che ogni tipo e’ superiore all'altro, ma nessuno e’ vincitore in assoluto. Come nel gioco del poker ogni scala e superiore all'altra, questo ci insegna sia ad essere audaci, perché si ha un bel gioco in mano, che prudenti perché ci può sempre essere un gioco superiore al nostro. Ritengo la ricerca dell’equilibrio tra audacia e prudenza una grande lezione di vita.

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    3. Mi parleresti più in dettaglio questi 4 tipi di approccio, o meglio, mi daresti il link per approfondire?
      Secondo l'indicatore Myers-Briggs (https://it.wikipedia.org/wiki/Indicatore_Myers-Briggs) io apparterrei alla tipologia di persone che si approcciano alla realtà attraverso l'intuizione e adesso questa tua riflessione sull'ingenuità Dugonga credo si possa ricollegare al risultato del test. Dopotutto, i "nostri" animali spesso rispecchiano caratteristiche che appartengono a noi, no?

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    4. PARTE 1/3
      Il fatto che gli “animali spesso rispecchiano caratteristiche che appartengono a noi” e’ una cosa che osservo da anni, non ha una spiegazione razionale e credo sia una forma di sincronia “morfologica” ;-3.

      Riguardo alla tua domanda i 4 tipi di approccio a cui mi riferivo sono i 4 tipi psicologici definiti da Jung. Dopo diverse migliaia di interviste Jung iniziò ad osservare che gli “approcci” alla risoluzione dei problemi della vita, presentate dagli intervistati, ricadevano in certo numero di categorie. Dopo aver riflettuto su questa scoperta, sviluppò una prima teoria che affinò con altre migliaia di interviste, fino alla pubblicazione de “I Tipi Psicologici” [Bollati Boringhieri, 544 pagine] disponibile anche in forma sintetica, col solo capitolo della “Descrizione Generale dei Tipi” [Bollati Boringhieri, 119 pagine], senza la parte introduttiva a sostegno del capitolo appena citato.
      Ci tengo a precisare che l’elaborato di Jung non e’ il frutto di ricerche d’archivio, lettura ed analisi di testi o speculazioni mentali, ma e’ la “scoperta” empirica di un “lavoratore”, mi verrebbe da dire “operaio”, di come l’essere umano si pone tipicamente dinnanzi ai problemi.

      Voglio subito precisare che, nel migliore dei casi, spesso in rete si trova tanto materiale su come orientare le vendite o inserirsi in un certo ambiente, a volte anche peggio, opportunisti che con pseudo articoli o pseudo test si vogliono accaparrare la nostra fiducia per venderci qualcosa o farci parte di qualche associazione o movimento.
      Io preferisco andare “alle fonti”, oppure ai discepoli diretti come Marie Louise Von Franz che in “Tipologia psicologica” [Red edizioni, 126 pagine] descrive in maniera piana e con grafici esplicativi il pensiero del suo maestro. Molti dei testi citati sono scaricabili gratuitamente da I-net previo registrazione.

      Ti devo due parole sui tipi, seguiranno un paio di pagine.

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    5. PARTE 2/3
      Immagina di avere avuto l'opportunità di visitare un grosso complesso industriale, la fabbrica della Nutella in Francia, oppure di visitare il palazzo dell’ONU a New York. Il tuo accompagnatore ti ha condotto nel centro del sito quando riceve una telefonata, deve lasciarti “per 5-minuti” e ti invita a restare nei paraggi in attesa del suo ritorno. Sono passati neanche due minuti che all'improvviso scatta l’allarme anti incendio!
      Sei sola, potresti non parlare la lingua dei presenti, sei in presenza di un imminente potenziale pericolo di vita. Cosa fai?

      Rispondendo a questa domanda potresti capire qual’e’ il tuo tipo psicologico. Uso il condizionale perché sono solo un appassionato del tema e non ho nessuna pretesa di aiutarti a trovare la risposta corretta. Rimane comunque un esempio simpatico a cui ho pensato più per spiegare i diversi tipi che per permettere di trovare il proprio. Descrivo ora in maniera ultra-sintetica e con 1000 licenze i tipi per poi chiudere la scenetta iniziale.

      Devo introdurre i concetti di “Coscienza” e “Inconscio”. Passeggiamo per strada all'improvviso diventiamo allegri o tristi, o cominciamo a fischiettare una canzone senza una ragione apparente. Cosa e’ successo? Un nostro senso ha percepito qualcosa, un’immagine un profumo, che ci ha ricordato qualche esperienza passata bella o brutta ed ha cambiato il nostro umore o ci ha ricordato la canzone che fischiettiamo. Il nostro Inconscio e’ responsabile di questo lavoro ed ha comandato il nostro nuovo stato. La Coscienza invece e’ quella che ci ha fatto decidere di andare in quel posto, passare per quella strada, stando su un marciapiede e non sull'altro e così via, cioè tutte le decisioni prese a dal Io cosciente.

      La prima grossa distinzione sui tipi riguarda l’atteggiamento Estroverso o Introverso. Quando l’interesse della Coscienza e’ orientata principalmente verso l’esterno, gli altri, le cose concrete, il mondo, siamo Estroversi. Quando e’ orientato principalmente verso l’interno, il proprio intimo, le proprie congetture, le proprie idee, siamo Introversi. Esistono vari gradi di Intro/Estro versione, dal fanatismo al moderato sbilanciamento. Se la Coscienza e’ orientata in una direzione, l’Inconscio lo e’ nella direzione opposta.
      Un esempio: fuori fa molto caldo, l’Estroverso decide subito di accendere il condizionatore, per l’Introverso e’ un ottima occasione per sciogliere un po’ di grasso.

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    6. Vediamo ora 2 coppie di tipi funzionali ed alcune loro affinità.
      Ia coppia - Tipi Razionali:
      - Pensiero: decide principalmente in base al ragionamento alla logica (matematica, fisica, psicologia, filosofia)
      - Sentimento: si affida principalmente ai valori alle leggi, alle tradizioni (legge, economia, sociologia, religione).
      IIa coppia - Tipi Irrazionali:
      - Sensazione: legge i propri sensi per decidere come comportarsi (musica, arte, natura, architettura)
      - Intuizione: si affida al proprio fiuto per decidere come comportarsi (strategia, finanza, storia, pianificazione).

      I 4 tipi possono essere visti come i 4 punti cardinali. Ad esempio un tipo Pensiero “puro” avrà: Pensiero a Nord, Sentimento a Sud, Sensazione a Ovest, Intuizione a Est. Siccome i tipi “puri” sono molto rari, ruotiamo un po’ la bussola in senso orario, e procedendo dall'alto al basso troviamo le funzioni che questo tipo utilizzerà prioritariamente: Pensiero, Sensazione, Intuizione, Sentimento. Il Sentimento in questo caso e’ detta “funzione negletta” vedremo in altra occasione l’importanza di lavorare per cercare di rafforzarla.

      Tutto ciò riguarda la Coscienza, l’Inconscio, grande equilibratore o compensatore, opera esattamente al contrario a 180 gradi. Combinando i 4 tipi funzionali coi 2 atteggiamenti possiamo listare tutti gli 8 tipi:
      Pensiero Cosciente Estroverso, Sentimento Inconscio Introverso
      Pensiero Cosciente Introverso, Sentimento Inconscio Estroverso
      Sentimento Cosciente Estroverso, Pensiero Inconscio Introverso
      Sentimento Cosciente Introverso, Pensiero Inconscio Estroverso
      Sensazione Cosciente Estroverso, Intuizione Inconscio Introverso
      Sensazione Cosciente Introverso, Intuizione Inconscio Estroverso
      Intuizione Cosciente Estroverso, Sensazione Inconscio Introverso
      Intuizione Cosciente Introverso, Sensazione Inconscio Estroverso

      Possiamo tornare al nostro allarme anti incendio, vediamo alcuni casi sapendo che spesso si svolgono esercitazioni e quindi l’allarme a volte e’ falso.
      - Pensiero Cosciente Introverso: deciderà ragionando sul tipo di sito, sulle probabilità di incendio, sull'ora dell’allarme, …
      - Sentimento Cosciente Estroverso: cercherà le istruzioni da seguire in caso di incendio e deciderà in conseguenza.
      - Sensazione Cosciente Introverso: cercherà un posto dove sentirsi protetto e sicuro, aspettando che passi il problema.
      - Intuizione Cosciente Estroverso: si guarda rapidamente intorno, annusa l’aria e decide subito se fuggire o restare.

      E voi cosa fareste?

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    7. Io, a seconda dell'umore del momento, o l'ultimo o il penultimo. Grazie alla tua spiegazione ho fatto questa scoperta: che parlavamo della stessa cosa! Il problema è che avendo studiato questi argomenti in inglese non mi sono trovata subito con la terminologia, per cui ho pensato che si trattasse di due studi affini ma ben distinti... Invece no: Myers - Briggs hanno proseguito proprio quello studio di Jung ed ora il loro test è molto usato in zone anglofone per orientarsi sul tipo di formazione/lavoro da scegliere.
      Personalmente, come accennavo, e come credo capiti alla maggior parte della gente, i miei risultati non sono qualcosa di fisso. A parte il mio (quasi) perfetto equilibrio tra estroversione e introversione, con l'età ho modificato il rapporto tra inconscio e io cosciente a favore di quest'ultimo. Invece il dato che mi colpisce parecchio è il mio sbilanciamento totale verso l'Intuizione, tanto che la gente che mi sta intorno si stupisce di come io "sembri sapere" dei fatti di cui era impossibile fossi a conoscenza...
      Resta una cosa da chiarire: che legame ha l'intuizione così intesa con l'ingenuità?

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    8. Ci tengo a ribadire la premessa già fatto che sono solo un appassionato della materia, quindi se dico come si e’ sviluppato un concetto, parlo di dati oggettivi verificabili, mentre se esprimo un opinione, e’ solo una mia opinione che può essere corretta o sbagliata, completa o incompleta, calzante o fuori luogo e così via.

      Il lavoro d Myers – Briggs, come correttamente riferisci, era finalizzato all'introduzione al lavoro mentre l’intento di Jung era di fondare una nuova scienza, legata alla comprensione del comportamento della mente umana, con potenziali ricadute positive su diversi campi come il sociale, il politico e quindi anche l’introduzione al lavoro.

      Confermo che col tempo la propria “forma mentis” può subire trasformazioni. Una sola cosa e’ di fondamentale importanza: “mai lavorare contro la propria natura!”. Ad esempio, un introverso che cerca di sembrare il suo opposto, perché inserito in una società estroversa, andrà incontro ad una serie di insuccessi. La ragione e’ che l’Inconscio si sentirà “tradito” dal comportamento della Coscienza e metterà in atto tutto il possibile per sabotarne i piani. Per capire la severità del conflitto, Jung raffigura la Coscienza come una pallina nell'oceano che simboleggia l’Inconscio. Lo squilibrio delle forze in campo e’ evidente. La conoscenza corretta della propria natura e la sua accettazione, hanno effetti fecondi e positivi.

      Un trucco per conoscere la propria funzione principale e’ quello di andare alla ricerca della “funzione negletta”, quella che, a livello della Coscienza, non useremmo mai in caso di bisogno. E’ importante sottolineare “a livello della Coscienza”, proprio perché un Inconscio frustrato e’ un sabotatore efficientissimo -;). La Coscienza e di recente comparsa nel genere Homo mentre l’Inconscio esiste da quando eravamo scimmie e molto, molto prima … .

      Infine il legame tra intuizione e ingenuità. Credo che esistano due forme di ingenuità: una reale ed una apparente. Quella reale e’ caratteristica delle persone deboli nel giudizio, facilmente “attaccabili” da menti scaltre o burlone. Quella apparente, di cui parlavo nel mio post, si riferisce a chi, avendo una fulgida intuizione, prende decisioni apparentemente avventate che alla fine però si riveleranno vincenti. Ingenui apparenti sono ad esempio gli acquirenti dei quadri di van Gogh o del primo Picasso, … ma ti viene in mente un esempio migliore di Bertoldo?

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    9. Mi permetto di dare una spiegazione semplice ma secondo me "capibile" dell'intuizione:
      È la capacità di sintesi che "pesca" dal mondo delle emozioni, dai 5 sensi, dall'esperienza,dalle nostre letture, dalle riflessioni, incontri, film che abbiamo visto ecc. cioè tutto quello che è "immagazzinato" nel nostro inconscio e qui si è decantato.
      Quando ci facciamo domande parte il processo intuitivo. A "nostra insaputa", cioè inconsciamente, si accende una sorta di scanner che passa in rassegna tutte le informazioni, ed ecco che in un lampo si accende "la lampadina" ed improvvisamente si affaccia alla coscienza la risposta/soluzione.

      Si dice che è "ingenua" perché è irrazionale cioè non è conseguente ad un processo logico.

      Occhio però che non sempre sono azzeccate, anche Einstein per due anni seguì un'intuizione che si rivelò errata, per sua ammissione.

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    10. In conclusione:
      L'intuizione è una dote preziosa e la sensazione che dà quella "vocina" che ti dice che hai trovato la risposta giusta è entusiasmante e anche travolgente!
      Personalmente, quando mi succede, dato che sono una persona pragmatica, sottopongo a verifica le mie intuizioni! :-)

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    11. E' incredibile il riferimento allo scanner perchè quando devo fare un lavoro, una vignetta o una scena da girare (mi capita a volte di essere chiamata per assistere alla regia) è proprio come se passassi in rassegna tutte le informazioni che mi arrivano da "varie parti" e poi metto insieme il tutto! tipo computer!

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    12. Si il processo è simile....e il tutto avviene senza che ne siamo coscienti, non interviene cioè il pensiero cosciente come quando ripassi mentalmente le nozioni prima di un esame, per intenderci. Solo il "risultato finale" sarà portato alla nostra parte conscia, sfociando nell'idea che "sentiamo" giusta.
      E qui la domanda è: da dove viene questa sensazione? Cos'è?
      Ma fermiamoci qui, sennò ho la sensazione che, la barba del Vecchietto delle Barche, si allunghi a dismisura ;-)

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  2. Si, bello il disegno e bellissima la ricostruzione!
    ....i complimenti vanno all'autrice....:-)

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    1. Si, viva Dugongo!

      Dugongo..."anima fanciulla" che volando con le ali della fantasia sfugge a un destino crudele...

      Torna a casa Dugongo, sulla Terra c'è chi ti vuole bene e ti aspetta!

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