domenica 14 aprile 2019

Ricostruzioni mitologiche - la Bibbia - Isacco e Rebecca

Sì, lo so, la Bibbia non rientrerebbe in senso stretto nella mitologia, specie per una come me che si professa credente... Però questo racconto di Esaù che vende la primogenitura, che ho riesaminato di recente, mi ha fatto sorridere e volevo riproporlo interpretato dai nostri gatti nobili! 😺  





6 commenti:

  1. Anche questa volta ti devo ringraziare per il tema proposto, di mia sponte non lo avrei mai toccato. La ragione della mia “distanza” la spiegherò in un post tra qualche giorno, nel frattempo mi piacerebbe invece sapere cosa ha spinto te a trattarlo e cosa ne pensi della storia di Esaù e dei personaggi coinvolti: fratello, madre, padre, zio e mogli del fratello.

    Devo farti i complimenti anche per la scelta dei personaggi, Isacco e Rebecca erano dovuti a Dugongo e Sedna, ma un Esaù dal pelo rossiccio e dall'odore caratteristico non poteva trovare interprete migliore di Europa: ancora una volta “primus inter pares”.

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  2. Cuore di padre.....Dugongo....;-)

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  3. L'ho trattato perchè di recente ho assistito ad una lezione sul vizio capitale della gola, come se avessi bisogno di lezioni in merito... Durante questo incontro è stata proposta questa vicenda come esempio e io, che ormai ho una deformazione professionale, l'ho immaginata "rivisitata" dai gatti Ongaici, ovviamente partendo dal rosso e odoroso Europa ;-3

    Per quanto riguarda il contenuto, credo si tratti di una metafora e che questi personaggi non siano davvero esistiti. Ci sono varie interpretazioni di questa vicenda, di cui il vizio capitale della gola (che spinge Esaù a disprezzare la primogenitura, che in realtà nel suo popolo era molto importante) è solo una. In realtà dell'Antico Testamento so ancora molto poco e non mi sento di azzardare oltre.

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    1. Come ho già avuto modo di dire, la storia e’ stata resa nei fumetti in modo magistrale.
      Sul contenuto del testo che ti ha ispirato, temo invece siano andati oltre il tema del vizio capitale, almeno, questo e’ ciò che penso come vedrai nel post che sto per pubblicare.

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  4. Ho spesso evitato questi temi perché che mi mettono di cattivo umore e siccome cerco di farmi del male il meno possibile evito di approfondirli. Per immunizzarsi da un male e’ comunque bene, ogni tanto, prendere un po’ di “veleno” ed ecco che questo spunto mi e’ di aiuto. Partiamo dai fatti, analizziamo i personaggi e le loro storie, ricordando che questo non sono storie di gente comune, ma di capi clan di un popolo.
    - Esaù ragazzone sanguigno, sarà condannato alla “damnatio memoriae” per la cessione della primogenitura, ma in fondo e’ il personaggio più umano, semplice e pulito.
    - Giacobbe, prima col ricatto e poi con l'inganno, diventa il nuovo capo del clan. Verrà ripagato della stessa moneta dallo zio Labano che lo ingannerà facendogli sposare la sorella brutta prima di quella carina.
    - Isacco, scampato dal coltello del padre, deve aver capito che nel mondo non c’e’ da fidarsi e prima di dare la benedizione al figlio, essendo ormai ceco, vuole toccarlo ed annusarlo per non essere imbrogliato. Lo imbroglieranno.
    - Rebecca e’ il personaggio più falso, macchinatore e incapace. Sottrae a Esaù ciò che gli spetta e da pessimi consigli a Giacobbe. Sarà un caso ma, in un mondo maschilista, il personaggio peggiore e’ stato fatto interpretare ad una donna.
    - Labano, fratello di Rebecca, non poteva che comportarsi come la sorella ingannando il nipote.

    Questi sono i fatti, così come descritti nel testo. Di seguito i miei commenti personali su alcune ipotesi sul testo. Sottolineo “personali”, quindi mie interpretazioni, potenzialmente errate.
    - La storia e’ completamente immaginaria: anche se questo e’ il caso migliore, perché tutte le “miserie” contenute sarebbero false, temo invece sia qualcosa di più. Non va neanche trascurato che il testo, anche se immaginario, e’ diventato un riferimento culturale per i popoli che l’hanno adottato.
    - Si voleva condannare il vizio capitale della gola: se questo fosse l’intento, si potrebbe riassumere in «Sei un mangione? Sbagliato! Diventa un truffatore professionista.».
    - La storia e’ completamente o parzialmente vera: resta il caso più probabile ed anche più grave perché, Esaù escluso, si e’ voluto ricordare il comportamento dei personaggi, come se fosse un esempio da seguire.

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  5. Due pensieri veloci ispirati al tuo commento...

    Il fatto che la storia sia inventata, come avevi precisato anche tu, non vuol dire che non sia vera. Quando un popolo costruisce la sua "mitologia" l'intento di insegnare o spiegare una determinata cosa è innegabile. Dunque qual era lo scopo di questo racconto? E perchè è stato conservato ancora oggi in un libro che non è più una semplice raccolta di miti, ma ha la pretesa di illustrarci la storia della nostra salvezza? E, per giunta parlo di una delle religioni più diffuse al mondo... Beh ammetto di non avere una risposta in merito per mia impreparazione. E' da poco che sono approdata al cristianesimo, dunque molti aspetti non li ho ancora approfonditi, Posso dire però che la tendenza attuale è quella di prendere l'Antico Testamento (specie i libri più vecchi) cum grano salis, ovvero considerando molto di più il suo aspetto simbologico e dando molta più enfasi alla lontananza della cultura in cui è stato scritto.

    L'altra cosa che mi viene in mente è un parallelismo con la parabola del Figliol Prodigo. Anche lì abbiamo un fratello maggiore che, a ragione o no, si sente trascurato dal padre quando quello, al ritorno del fratellino sconsiderato, organizza dei festeggiamenti che l'altro nemmeno si poteva sognare.
    Devo ammettere che in entrambi i casi provo simpatia verso questi "poveracci" (in senso affettuoso), perchè mi sembra che il loro impegno non venga riconosciuto, anzi forse anche deriso. Mi rendo conto però che, quantomeno nel caso evangelico, una lettura più approfondita rivela aspetti che di primo acchito ci sfuggono e che rendono il tutto molto più comprensibile.

    In definitiva, siccome mi sento di spiegare il motivo di alcune mie scelte tematiche, gli argomenti delle vignette cercano di essere il più possibile a fondo umoristico e un grosso peso lo do all'adattabilità delle storie ai personaggi ongaici... Leggi pure che il gioco sul pelo rosso e sull'odore di Europa in questo caso ha fatto da ago della bilancia!

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