martedì 9 aprile 2019

Il battito d'ali di un gatto, cap 20 - Il punto del non ritorno, pt 2


NELLA PRIMA PARTE DEL CAPITOLO
L'Agente Speciale Nyx incontra la sua alter-ego umana, che le spiega il problema dei loop temporali. L'Umana da Compagnia cerca di riportare alla memoria i dettagli della sua ultima scampagnata con Dugongo.


Le tre stettero nel cortiletto sul retro a riflettere sul da farsi. Pensarono che la cosa fosse già troppo complicata così, senza coinvolgere qualcun altro, quindi decisero di proseguire per conto loro. Discutevano su loop, tunnel temporali, ma soprattutto sulla biforcazione giusta da prendere per evitare che gli eventi continuassero ad avvitarsi senza speranza su se stessi, in una spirale senza via d'uscita. Ovviamente ad un certo punto avrebbero dovuto portare con loro Dugongo, ma speravano di poterlo fare una volta messa a punto la parte teorica del viaggio, senza dare troppo nell'occhio.
“Ripensa a tutta la giornata” continuava a suggerire all'Umana da Compagnia l'Agente Speciale Nyx “Devi cercare un piccolo particolare che avrebbe potuto andare diversamente”.
L'Umana continuava ad analizzare tutto quello che lei e Dugongo avevano detto e fatto, nel tentativo di scovare un propria mancanza che avesse fatto desiderare al gatto di trovarsi altrove. Perché non poteva essere che quello il motivo per cui i Cattivi avevano innestato proprio lì un loop temporale, giusto?
“Secondo me stai sbagliando a pensare che è stata colpa tua” la interruppe la Piccola Regina. “E andando avanti così non trovi niente. I nostri nemici sono furbi: si attaccherebbero a qualunque cosa per depistarci, soprattutto la più insignificante”.
Insignificante?” Quella parola aveva fatto accendere una lampadina nella mente dell'Umana da Compagnia... “Insignificante come... un farfalino!” 
Sì, perché proprio in quel momento, quando lei aveva detto al suo amico:“Dugongo... lascia perdere il farfallino! Oggi non ci sono re e regine, siamo solo io e te!", aveva posto il gatto davanti ad un'alternativa, un punto in cui la strada maestra si divideva in due, un crocevia... e se fosse stata proprio quella la biforcazione a cui dovevano tornare? Per poi, chiaramente, inserire la variatio di cui aveva parlato la Nyx umana e fare imboccare a Dugongo il sentiero che non aveva mai preso?

Un tocco della Nyx felina tra le due lenti dei suoi occhiali da sole pose fine alle discussioni, facendo capire alle sue due amiche che il punto che stavano cercando era proprio quello. Restava solo da andare a prendere Dugongo facendo finta di niente, come se quella fosse un'operazione facile... Lo trovarono nella piccola stanza destinata all'Umana che aveva da poco recuperato la memoria, addormentato talmente vicino al suo alter-ego che le due lingue sembravano sfiorarsi. Ci vollero diversi tentativi prima che l'Umana da Compagnia riuscisse nell'impresa di svegliarne solo uno e così le tre riuscirono a mantenere la discrezione tanto auspicata dai due agenti segreti. Le spiegazioni sarebbero di certo seguite, ma in un secondo momento.
“Dugongo, vuoi tornare a casa? Alla tua bella scampagnata nel Regno dell'Ongheu?”
“Ma cosa torno a fare? Tanto tu mi hai raggiunto qui... Possiamo continuare qui la nostra giornata insieme, che dici?” Come sempre, alle parole del Sovrano non si poteva obiettare nulla: forse, dopotutto, mantenere il riserbo sulle informazioni più salienti non sarebbe stato così facile.
“Dugongo, ascolta” si munì allora di pazienza la sua vecchia amica “non vorrei allarmarti, però tu sei re adesso e non è giusto che ti si nascondano le brutte notizie. Non sei più il gatto spaurito che era venuto a bussare alle porte del castello tempo fa, giusto?”
“Certo che no, EH?!”
“Quindi non ti spaventerai se ti dico che in realtà gli Umani Cattivi hanno fatto qualcosa per cui la nostra scampagnata deve finire. Ora. La Regina Sedna ha bisogno della tua presenza nella Sala del Trono”.
“Umana, amica mia” si fece a quel punto tutto serio il gatto “mi dispiace, ma adesso che sono re non posso più dedicarti tutto il tempo di prima. La mia nobile consorte ha bisogno della mia presenza, perciò ti chiedo di essere così gentile da scortarmi da lei al castello”.
La delicatezza dell'Umana da Compagnia si era ancora una volta rivelata provvidenziale e così era finalmente giunto il momento per Nyx di sfoderare l'Arcolaio.

In una frazione di secondo furono in uno dei famosi rifugi segreti di cui era disseminato tutto il Regno. “Quello sotto il balcone della Stanza Privata dei Sovrani, per la precisione” si affrettò a spiegare il capo dell'Intelligence. “Ecco come ci organizzeremo: io e l'Umana da Compagnia saliremo fino al balcone. Da lì potremo controllare se c'è qualche pericolo e quando daremo il via libera Dugongo entrerà nella camera e si dirigerà verso la Sala del Trono. Piccola Regina, tu invece resterai indietro a guardarci le spalle: in caso di nemico in arrivo sarai tu a comandare la ritirata, tutto chiaro?” 
Ovviamente tutti quegli spostamenti erano stati elaborati, in realtà, per evitare che le due coppie di doppioni si incontrassero. Non bisognava dimenticare infatti che il punto di innesto sulla linea del tempo principale era leggermente prima del loop, così che per qualche minuto sarebbero state presenti in uno spazio molto circoscritto entrambe le versioni del Sovrano e della sua Umana. Era dunque richiesta la massima attenzione.
Le due in perlustrazione udirono attraverso la porta a vetri l'altro Dugongo che discuteva con la sua amica circa il particolare del farfallino, da lì a pochi minuti uscì dalla stanza senza, esattamente come si ricordavano. L'Agente Speciale Nyx contò lentamente fino a dieci e fece un cenno che l'Umana da Compagnia non era pronta a capire. “La variatio” chiarì immediatamente la gatta. “Sarai tu questa volta a fare a questo Dugongo la domanda sul farfallino. E chiaramente farai in modo che lui se lo metta... Poi tornerai al nascondiglio segreto passando per la grata che troverai in corridoio. Appena arriverai partiremo in direzione Casa della Nonnina. Solo là la mia alter-ego umana ci comunicherà se la missione è andata a buon fine”. Quindi con uno dei suoi congegni forzò la porta a vetri e fece segno alla sua compagna di posizionarsi.
Non appena Dugongo udì il via libera salì sul balcone, non senza una certa goffaggine, e da lì entrò nella sua stanza da letto... “A che punto sei?” chiese poco dopo l'Umana da Compagnia.
“In assetto!” Rispose il gatto improvvisando un linguaggio da agente segreto. “Entro in azione ora!”
“Ma Dugongo... Stai andando alla Sala del Trono, non è il caso di mettersi in abito formale?”
“Hai ragione! Metterò un farfallino, allora. Faccio in un attimo, tu aspettami, EH?!” 


Dalla sua posizione nella Sala degli Ingranaggi la Nyx umana vide le tre toccare l'Arcolaio e tornare così, con un velo di tristezza, nel mondo di trent'anni prima. Qualche minuto dopo vide anche Dugongo che uscendo dalla sua stanza non trovò nessuno ad aspettarlo, ma bastò un piccolo spostamento dell'ingranaggio proprio sopra la sua testa che il gatto dimenticò l'accaduto e ritornò sul suo letto a dormire.

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