lunedì 25 marzo 2019

Il battito d'ali di un gatto, cap 19 - Il viaggio finale, pt2


NELLA PRIMA PARTE DEL CAPITOLO

Quel pensiero occupò la mente di Nyx fino al momento della partenza.
A quel punto la gatta sapeva che avrebbe dovuto concentrarsi solo sulla destinazione. Questa volta non fu necessario proferire parola. Un solo tocco e l'Arcolaio li portò dove dovevano andare.


L'arrivo del gruppetto non cambiò in alcun modo la scena, se non per un leggero colpo di vento che fece cadere la candela, spegnendola. Non appena i loro occhi si abituarono al buio, i viaggiatori notarono che tutto era come descritto sulla mappa digitale degli Agenti Segreti, solo un attimo prima della proiezione astrale. La Nyx in appostamento nella nicchia vicino agli scalini dava segni di agitazione. Forse voleva uscire dal passaggio segreto e avvisare qualcuno, ma di sicuro se così avesse fatto sarebbe tornata troppo tardi per poter intervenire. Allora restò, come da racconto. Ancora pochi istanti e l'Umana Smemorata avrebbe dovuto fare il suo ingresso, ben inteso, non in carne ed ossa...
Sarebbero riusciti a vederla? Stando alle teorie della Nonnina, sì: l'Arcolaio infatti non li avrebbe portati alla scena vera e propria, ma al vissuto che ricordava colei che dava la direzione. E, come previsto, al tempo in cui doveva, la donna apparve. Era disorientata. Mise una mano come una visiera sulla fronte per mettere a fuoco. Sembrava non afferrare quello che stava accadendo.
“Ehi, tu! Lo so che puoi vedermi... Ho bisogno del tuo aiuto! Mi chiamo Nyx!” disse, come previsto, l'altra Nyx. Ma nessuno vide la sua bocca muoversi.
La proiezione astrale sarebbe durata ancora qualche frazione di secondo, infatti la figura iniziava a non essere più stabile, come l'immagine disturbata di un vecchio televisore. Ma in coincidenza con il suo ultimo bagliore, prima che l'azione si spostasse su per le scale, dove la luce naturale avrebbe reso le sagome più nitide, l'Arcolaio portò il gruppo in un luogo più sicuro. L'ultima voce che i viaggiatori riuscirono a sentire fu l'ordine sguaiato di uno degli Umani Cattivi: “Recupera quel marchingegno, idiota! Non è certo per la vecchia che siamo venuti qua!”
Poi il buio.

L'Agente Speciale Nyx accese la candela con uno dei marchingegni di cui era dotato il suo polsino tecnologico. Ora che l'ambiente circostante era visibile, i suoi compagni intuirono di trovarsi in uno dei nascondigli che si era scavata nel Regno delle Statue. Doveva avere fatto quel gesto chissà quante altre volte. Chiarito che non era il momento di analizzare l'accaduto, la gatta si accertò che i ricordi dell'Umana fossero completi e alla vista del suo pollice in su tutti tirarono un sospiro di sollievo. “Immaginavo che ti sarebbe bastato. Il recupero della memoria è strettamente legato al tuo punto di vista in un dato ricordo e in quello che abbiamo appena rivissuto il tuo tempo era concluso” spiegò. Ma le umane ben sapevano che il vero motivo di tanta fretta era un altro: il tentativo era quello di evitare che la Nonnina vedesse l'altra se stessa in pericolo. E data l'ultima frase degli umani cattivi, forse era fallito.
“Vi ho portati qui solo per un controllo” riprese “era il primo posto che mi è venuto in mente, ma non saremo soli ancora per molto, per cui tutti intorno all'Arcolaio: si torna alla casetta”.  E ovviamente bastò quella parola e un rapido gesto per essere trasportati indietro.

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