lunedì 17 febbraio 2020

Giornata Nazionale del Gatto


Oggi, 17 febbraio, è la Giornata Nazionale del Gatto! 

Istituita nel 1990, è stata fissata in Italia proprio in questo giorno per riecheggiare l'associazione - ahimè infausta - del felino con il mondo della stregoneria. Il giorno 17 infatti è sinonimo di sventura dai tempi dei Romani, e il mese di febbraio è chiamato in una tradizione antica "il mese delle streghe".
Se la reputazione di questo animale è decisamente migliorata dai tempi del Medioevo, sono ancora molti purtroppo i pregiudizi di cui è vittima. Dall'eccessiva indipendenza, alla scarsa addomesticabilità, fino ad arrivare alla superstizione del gatto nero, anch'essa di sapore medievale, retaggio di un tempo in cui accompagnava l'arrivo delle navi Saracene, quindi il pericolo di un'invasione imminente da parte degli infedeli.
Tutto questo nel mondo di chi il gatto non lo conosce bene. Anzi, non lo conosce affatto. Quello che ho trovato stamattina alla consueta apertura dei social era tutta un'altra musica. Dagli auguri ai propri felini domestici, alle citazioni di personaggi famosi, (Baudelaire o Picasso, Bukowski o Hemingway) quasi ad avvalorare in questo modo una passione che sfocia talvolta nella più completa irrazionalità, tutti i post erano una celebrazione di quello che è diventato il mammifero domestico più comune, superando persino l'amico dell'uomo per antonomasia. Ma il sentimento più presente era senza dubbio la gratitudine: per la compagnia, le coccole, i momenti di gioco, persino per le marachelle, e soprattutto per essersi scelti reciprocamente, talvolta addirittura salvati...
E qui un pensiero speciale va (oltre ai miei cinque compagni di avventura) a tutti quei gatti "difficili da adottare" che avrebbero tanto bisogno di un "partner a due zampe". Di un umano che sia in grado di vedere il loro essere speciali, trasformando così il loro quotidiano in una magica esperienza di arricchimento vicendevole.

8 commenti:

  1. Ottima ricostruzione della genesi della festa di questo bellissimo amico. Brava

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  2. Dugongo:
    «Autrice, dovevi disegnarmi proprio come Lucia dei Promessi Sposi?»

    Protagora:
    «Permalosi sti gatti!»

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  3. Viva i gatti....che sfatano la nomea infausta del giorno 17 che hanno inventato gli Umani!
    Mi piacerebbe anche una giornata che festeggia il rispetto per tutti gli animali!

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  4. Condivido il giudizio per questa “ottima ricostruzione della genesi della festa” del gatto, colorata da una felice sintesi dei punti più salienti del rapporto “uomo <-> gatto” (… e NON uomo/gatto ;-).

    Credo che alle “formiche” proprio non vada giù chi e’ indipendente, chi vive dei propri valori, invece di quelli collettivi, chi se la cava senza elemosinare e chi non sopporta un guinzaglio al collo.

    NOTA: “formiche” e’ usato come aggettivo sostantivato in senso figurato (uomini formiche), senza voler arrecare nessuna offesa al povero e operoso insetto. Le formiche sembrano “ottuse” per la loro obbedienza incondizionata, in realtà invece sono un bel esempio di animale sociale che sembra stupido perché opera in silenzio, a differenza di altri che, parlando o scrivendo, confermano di esserlo.

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  5. Grazie mille per aver apprezzato!
    Volevo aggiungere che proprio in questi giorni Discovery ha proposto un documentario sulle intelligenze diverse dalla nostra e le formiche sono state prese in analisi. Mi ha colpito il fatto che queste si comportano come i neuroni nel cervello di cui il singolo conosce solo Il piccolo mondo attorno a se e una visione di insieme è possibile solo a livello collettivo.

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  6. Il fenomeno a cui accenni deve essere una delle leggi fondamentali della natura ed e' presente, tra l'altro, anche negli stormi di uccelli in volo. Ogni uccello dello stormo decide la sua direzione allineandosi a non più di due o tre volatili davanti a lui.
    Quello che risolta miracoloso e' che nell'insieme sembrano un unico grosso e pericoloso animale in volo, tanto da dissuadere l'attacco di predatori ben più forti del singolo volatile. andrà

    In questi comportamenti qualcuno vede una forma di sincronicità, come in questa affermazione tratta da it.wikipedia.org/wiki/sincronicità
    "Diversi esempi di sincronicità si possono trovare nel mondo animale, in particolare nel comportamento degli stormi di uccelli o di un banco di pesci, all'interno dei quali ogni singolo esemplare si muove all'unisono con gli altri, senza alcuna mediazione di tipo comunicativo, seguendo il comportamento del gruppo come se questo fosse un tutto omogeneo dotato di una propria intelligenza."

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