martedì 8 ottobre 2019

Oggi in scena ci siamo noi!


Questa domenica è andato in scena lo spettacolo su San Francesco che stavo aiutando a preparare in questi mesi. Ecco alcune immagini!
Lo spettacolo, liberamente tratto da "Francesco, Il Musical", è un collage di differenti modalità espressive, tra cui la musica, la recitazione e il ballo.

Il narratore, all'epoca di Francesco un giovane frate, ora nella sua maturità, in una serie di flashback ci fa rivivere i momenti salienti del percorso del Santo di Assisi, figura che «ha affascinato molti». Dopo la conversione e l'abbraccio - tutt'altro che metaforico - con Sorella Povertà infatti, sono stati sempre di più i suoi seguaci: cristiani che pongono la sequela di Gesù al centro della loro vita e che condividono con lui il sogno ambizioso di «riparare la casa» del Signore.

D'obbligo in questo contesto l'accenno a Santa Chiara, la fanciulla che «usciva dalla casa paterna e si recava di nascosto ad incontrare l'uomo di Dio, le cui parole le sembravano di fiamma e le opere sovrumane». Un suggestivo duetto incornicia la scena in cui la giovane una notte si reca da Francesco per suggellare la sua decisione di rinunciare ad una futura vita da nobildonna per diventare sposa di Cristo. 

La preparazione è stata molto laboriosa! Eccoci alla prova generale di domenica pomeriggio alle prese con alcune delle scene più complesse...

E parlando di complessità - ma anche di intensità - ecco la scena delle stimmate! Un accecante controluce che vuole riprodurre la visione, che Francesco ebbe sul monte della Verna, di un Serafino inchiodato alla croce e che pose di lì a poco sul corpo del Santo quello che Dante chiama «l'ultimo sigillo».

Questi siamo noi! Le prove sono ormai finite... è ora di andare in scena! Ops, dove sono io? Quassù alla cabina di regia con Simone a dare l'ultima controllata che tutto sia a posto con le luci!



3 commenti:

  1. Complimenti, un'opera per niente banale come contenuti e realizzazione. Presumo che l'opera sia stata rappresentata in una sala parrocchiale o qualcosa di simile, sono curioso di sapere quante persone erano presente e come 'e stata accolta dal pubblico la rappresentazione - ovviamente commenti sinceri, quindi anche con eventuali critiche o osservazioni.

    Per concludere con un sorriso, vista la tua resa dell'evento, non si può' dire che il pubblico era costituito da solo "quattro gatti" ;-)

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    1. Innanzitutto grazie dei complimenti!
      Lo spettacolo è stato messo in scena nel teatro dei Salesiani, un tempo era un cinema, ma successivamente è stato adattato a questo nuovo utilizzo e ad oggi è sede di una compagnia di recitazione dialettale, ma è anche affittato a piccoli gruppi.
      Il teatro ha circa 300 posti a sedere, domenica quasi tutti occupati. Il pubblico era per lo più legato alla comunità che si è formata attorno ai Frati Minori di Pavia, di cui anche io faccio parte. Questo per dire che i giudizi, nel complesso positivi, sono in parte condizionati dai rapporti che ci legano e probabilmente non hanno tenuto conto di qualche imprecisione tecnica che è inevitabile in un gruppo di non professionisti.
      Tutto sommato devo dire che l'esperienza è stata positiva, i ragazzi continueranno la "tournée" in giro per il Nord Italia. Io invece ho altre esperienze imminenti, questa volta video, sempre in assistenza di produzione.

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  2. Questo mi stupisce positivamente perché, visto il soggetto e l'assenza di "star dello spettacolo" o di "personaggi del gossip", avrei scommesso che allo spettacolo ci sarebbero stati non più dei soliti "quattro gatti".

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