giovedì 29 agosto 2019

Ricostruzioni Filosofiche - Dugongo e Sedna, la filosofia dell'amore - Empedocle





4 commenti:

  1. Gorgia mi aveva parlato molto bene di questo Empedocle, diceva che gli aveva insegnato molte cose. Con questo bel incipit aggiungo il mio commento al tema proposto.

    Solo l’equilibrio degli opposti porta prosperità. In qualche modo Empedocle e’ precursore di un tema caro agli alchimisti, ripreso e sviluppato in seguito da Jung.
    Mi permetto una analogia. Devo trasportare in moto un libro su una strada sconnessa e non avendo contenitori devo fissarlo al veicolo. Se lo lego con una corda o un filo di ferro, dopo pochi sobbalzi il libro cadrà sulla strada. Se uso un elastico arriverò a destinazione col mio libro, infatti, quando sarà necessario, l’elastico saprà aumentare la su ritenuta, ma la rilascerà gradualmente in presenza di sobbalzi, ammortizzando i salti.
    Se noi siamo il libro che deve fare il viaggio e ci affidiamo ad una forza rigida, non arriveremo a destinazione, ci perderemo per strada. Ma se ci affidiamo ad una forza elastica, soffriremo per i sobbalzi, avremo alti e bassi, ma raggiungeremo il nostro obiettivo.

    Avrei molto altro da aggiungere, ma qui mi fermo, riservandomi futuri commenti in base alla conversazione.

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    Risposte
    1. Bellissima metafora!
      Dunque riuscire a ottenere l'equilibrio di sentimenti opposti è la soluzione suggerita da Empedocle.
      Come non essere d'accordo?
      Il problema è riuscire a mettere in pratica! ;-)

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    2. Più che di equilibrio parlerei di alternanza. Ovvero secondo Empedocle c'è una fase in cui prevale l'Odio seguita da una in cui prevale l'Amore. E così via...
      Si potrebbe obiettare che se Odio e Amore fossero dei sentimenti, l'agire alternativamente secondo l'uno o l'altro darebbe un'idea di squilibrio. Ma secondo il filosofo questi sono piuttosto due forze che organizzano gli Elementi: una che li combina, l'altra che li disgrega.

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    3. Per quanto riguarda invece la parte dei richiami ad altre tradizioni, argomento toccato da Protagora, devo dire che l'ho trovato molto vicino allo Yeats di "Una visione", quindi confermo l'influenza nell'ambito alchemico ed esoterico in generale.
      Diverso invece, ma per sfumature, alla coincidenza di opposti che troviamo in Cusano e Blake.

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