No, non abbiamo creato un nuovo partito da presentare alle imminenti elezioni, anche perchè nel Regno dell'Ongheu il sistema politico è diverso da quello del vostro mondo ed è per lo più basato sulla monarchia illuminata...
Quando qui si parla di avventura Europea intendiamo qualche birichinata del nostro micino rosso - Europa. Premetto che questa volta la marachella in questione è più preoccupante e riesco a riderci sopra solo oggi, a qualche giorno dall'accaduto. Ma comunque agli umani a cui l'ho raccontata, una volta saputo il lieto fine, è piaciuta, per cui la condivido anche con voi...
L'altro giorno vado dalla Veterinaria per una visita di cortesia e al mio ritorno quando ho chiamato tutti all'appello c'era un grande assente - il Micino P! Sulle prima non mi preoccupo: capita spesso che lui dorma più a lungo degli altri e non senta la mia voce... Ma dopo pochi minuti noto che la porta balcone della sala era leggermente più aperta del solito. Da lì il panico. Lo cerco in tutti gli angoli della casa e li lui nessuna traccia.
Solo che era strano che fosse passato da quella porta - finestra perchè davanti c'era un mobiletto che, seppure piccolo, è pesante per un gatto da spostare! Restava però il fatto che Europa mancava e da qualche parte doveva pure essere uscito! Dopo le prime ricerche vane per le stradine e i negozi del vicinato, ipotizzando che si fosse intrufolato fuori dalla porta principale inizio a pubblicare i cartelli sui social e a tutti i miei contatti WhatsApp. A quel punto erano le 11,30 circa e potevo solo aspettare...


La curiosità è....gatto!
RispondiEliminaNon c'è niente da fare è un gatto intraprendente e ha voglia di nuove esperienze...preparati dei calmanti per il cuore ;-)
E guarda caso questa avventura riecheggia il nuovo capitolo della Storia Ongaica, che ora è finalmente pubblicato per intero!
EliminaInizio a sospettare che Europa abbia letto le avventure del suo alter ego e abbia voluto dimostrare di non essere da meno! ;-3
Anche se i gatti si adattano a vivere in appartamento, il loro vero ambiente e’ la natura. Come scrissi in altra risposta, e’ meravigliosa la fierezza e l’impegno con cui li vedo cacciare nei campi.
RispondiEliminaNon sono un esperto e non mi sento di dare consigli. L’unica cosa di cui però sono certo e che limitare questo istinto naturale e’ per loro causa di disturbo e squilibrio. Bisogna anche però tenere conto che chi e’ cresciuto in appartamento non può certo aggirarsi per una città o una campagna piena di pericoli.
Allora che fare? Il mio suggerimento e’ di trovare un parco o un’area di periferia dove portarli, a turno, a riconciliarsi col loro ambiente naturale. Stanchi dopo avere soddisfatto i loro istinti, dovrebbero tornare ad apprezzare le “mollezze”, ma soprattutto i piaceri, della vita in appartamento.
Mi ricordo l'intervento di cui parli e devo dire che mi era piaciuto molto...
EliminaIl problema dell'animale domestico è a mio avviso molto complesso e va di pari passo con quello dell'umanizzazione del paesaggio. Intendo dire che nell'ambiente cittadino quell'antico rapporto da cui entrambe le parti traevano benefici si trasforma in una specie di schiavitù, in cui l'animale viene sostanzialmente snaturato.
Non volendo però arrendermi ad un'analisi così pessimistica, voglio anche aggiungere che ci sono molti modi per rendere al gatto la "prigionia" in casa nostra più piacevole, anche se non si riesce a portarlo a passeggio o non si ha un piccolo cortile a disposizione.
Nel mio caso mi sono interrogata più volte su quale fosse la scelta migliore e, data la posizione di casa mia e il carattere del Micini, mi è sempre stato detto che il classico giretto col guinzaglio non solo è improponibile, ma è addirittura rischioso! C'è una cosa però che mi consola: Dugongo e Sedna, che hanno fatto esperienza in strada entrambi, non hanno la minima intenzione di varcare la soglia di casa! Se ne stanno buoni buoni tra le mura domestiche! ;-3
Il tema in discussione e’ rilevante e si presta anche a differenti filoni di investigazione: “il figliol prodigo”, “conflitto tra autonomia e protezione”, “sindrome del nido vuoto”, etc. Restando su quello in oggetto, concordo al 100% sull'importanza degli esempi di Dugongo e Sedna: chi ha fatto esperienza di strada se ne sta buono buono tra le mura domestiche. Sono convinto che Europa, dopo qualche ora in strada, sarebbe il primo ad apprezzare i piaceri, della vita in appartamento. Ma chi non ha conosciuto la strada, ne e’ affascinato e farebbe di tutto per viverci. Questo era il senso del mio suggerimento. Prendendo atto delle difficoltà oggettive a metterlo in pratica, non mi resta che suggere di inventarti qualcosa perché si senta "come se" fosse in strada e magari, in qualche occasione, portarlo nel cortile del condominio, o da qualche amica o parente dove possa muoversi liberamente senza correre inutili rischi. Penso che lo apprezzerebbe e gli farebbe bene, perché i gatti, come tutti noi, hanno una componente mentale ed una fisica ed a nessuna delle due piace essere repressa.
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