Nelle puntate precedenti...
Il micino nero, che ormai era cresciuto, non aveva più alcun ricordo di un suo simile,
il che forse era una fortuna. In tutto quell'anno era stato quasi solo con la famiglia di umani da compagnia da cui era stato accolto e quando questi avevano provato ad avvicinargli un gatto qualsiasi, vecchio o giovane, maschio o femmina, il Nostro era sempre scappato a più non posso, finché a un certo punto avevano rinunciato all'impresa. C'era però anche una seconda ragione per cui gli umani andavano cauti con le presentazioni feline in questo caso: se era vero ciò che la veterinaria sospettava, ovvero che il gatto avesse qualcosa a che fare con l'antica dinastia Gheghenga, sarebbe stato meglio tenerlo nascosto per evitargli ulteriori guai, come quelli capitati alla ex casata regnante delle terre a confine. Anche il nome scelto per lui di nobile aveva ben poco, ed era piuttosto legato al mare, da cui dicevano in giro di averlo salvato, sempre per tenere segreta la verità.
A parte questi necessari sotterfugi, il gatto stava bene, aveva imparato un mestiere e apprezzava la vita con questa famiglia umana, soprattutto con la figlia maggiore, per cui nutriva una particolare simpatia.
I giorni passavano e venne il momento in cui i sovrani di quel regno, il re dell'Ongheu e la sua consorte, avrebbero dovuto scegliere un'umana di compagnia alla principessa ed erede al trono Sedna, che aveva ormai compiuto sei mesi. I reali avrebbero visitato le migliori famiglie umane delle varie province per selezionare la persona che li avrebbe seguiti a palazzo, e a far da giudice sarebbe stata proprio Sedna! Tutto questo era però poco più che una formalità, perché da tempo si sapeva su chi sarebbe ricaduta la preferenza: sull'umana amica del micio nero. E fu così che il povero gatto con la lingua fuori, man mano che il giorno della visita ongaica si avvicinava, si agitava sempre di più, sia per la paura di perdere la sua migliore amica, sia per quella di avere altri felini in giro per casa. Allora gli venne un'idea, non proprio brillante per la verità, ma che rispecchiava il suo temperamento un po' fifone: sarebbe scappato!
Quando la principessa Sedna grattò la porta di quella casa, la donna che sarebbe comunque diventata la sua umana di compagnia non la accolse con gli onori che le sarebbero spettati, ma si chinò a raccogliere un biglietto d'addio che le era stato lasciato durante la notte. Sopra al disegno c'era una dedica: <<Alla mia tata umana, Dugongo>>.
Vai al cap 12 in cui Dugongo diventa cat sitter.
Vai a vedere i disegni dugonghi!!!
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