Il regno dell'Ongheu, cap 8. In cui a Dugongo si spezza il cuore.

Quella mattina Dugongo con la scusa di discutere un nuovo progetto

chiese di essere ammesso nelle stanze reali. Per la verità voleva vedere che aria tirasse e magari anche fare un saluto ai principini.

Arrivata l'ora dell'appuntamento trovò la porta aperta e vide i piccoli in fondo alla stanza che giocavano. D'impulso entrò, il resto accadde un attimo. La zampa di Sedna colpì infallibile il muso di quel gatto maschio che si era avvicinato troppo ai suoi micini.

Seri provvedimenti furono presi nei giorni successivi: il giardiniere fu bandito da palazzo e, siccome la sua presenza non era gradita nemmeno nel giardino, gli fu anche impedito di lavorare.

Dugongo, con il cuore a pezzi, si ritirò allora nella sua capanna e da lì non uscì più, nonostante i tentativi della umana di compagnia che l'aveva aiutato all'inizio e che gli era particolarmente affezionata. Con il passare delle settimane il giardino divenne incolto e triste e nessun gatto osò più metterci zampa.

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