martedì 31 dicembre 2019

Il Battito d'Ali di un Gatto, cap 27 - Rette Convergenti, pt.2


Per la prima parte del capitolo andate a QUESTO LINK!

Dopo aver fornito ai due fratelli alcune rapide indicazioni, l'Epidemiologa si dileguò. Le sarebbe toccato un ultimo compito molto importante prima della fine di questa storia. 
In quanto a Europa e Miranda, si affrettarono a partire per la nuova missione: non restava tanto tempo prima dell'esecuzione di Sedna e di quello che - informazione riservata - sapevano essere il loro papà. 
Lungo il tragitto si chiedevano come mai, se l'informazione era davvero così riservata, i Militari avessero deciso di uccidere quel gatto. Secondo Miranda si trattava senza dubbio di una ritorsione per quello scherzetto delle uniformi. Ma Europa, che ancora stava ripensando allo strano sogno che aveva avuto Sedna e che era sicuro che la vera identità di Dugongo non fosse trapelata, si chiedeva se gli Umani al potere non avessero conosciuto la loro famiglia prima, magari una di quelle realtà parallele di cui sua sorella andava farneticando... Perché, se era pur vero che Miranda aveva fatto dei nomi per dare credibilità alla sua copertura, di certo di era guardata bene dallo specificare che Dugongo fosse proprio suo padre! Quello che il micione rosso proprio non riusciva a capire era come avrebbero fatto in quel caso a spostarsi tra universi paralleli e addirittura a viaggiare nel tempo... I gatti di una simile tecnologia di certo non sapevano nulla, dato che nei libri in circolazione non era rimasta nessuna traccia...
Un altro punto che lasciava i due piuttosto perplessi era cosa sarebbe accaduto dopo l'irruzione: infatti, ammettendo anche che fosse andato tutto bene e che Sedna e Dugongo avessero scampato l'esecuzione, gli Umani Cattivi (era così che i Dissidenti chiamavano gli uomini al potere) li avrebbero trovati in un batter d'occhio e condannato a morte tutta la famiglia! Miranda intervenne sommessamente tra i pensieri del fratello per cercare di rassicurarlo che l'Epidemiologa avrebbe potuto all'ultimo tirare un asso, ma non riuscì a tranquillizzarlo, perchè in fondo non ne era convinta neanche lei.
Rimaneva poi la questione degli stranieri che Miranda aveva aiutato ad infiltrarsi. Di chi si trattava? Da dove venivano? Perchè erano sbucati proprio da quella strana statua, che era da sempre tra i posti più sorvegliati del regno? Sarebbero riusciti, almeno loro, oltre a liberarli come popolo a salvarli anche come famiglia?
Con questi pensieri che camminavano con loro come insistenti compagni di viaggio, Europa e Miranda arrivarono alla fatidica torre un paio d'ore prima dell'esecuzione, ragione per cui la trovarono ancora vuota. Non restava altro da fare che proseguire la strada all'interno delle prigioni, fino ad arrivare alla cella dei sorvegliati speciali. Lì, oltre a Sedna e Dugongo, più preoccupati she sollevati alla loro vista, scorsero anche un'umana anziana anziana dall'aria sperduta, con due lunghe trecce grigie che le scendevano sulle spalle. La donna spalancò gli occhi e indicò una porta alle loro spalle con un'espressione da dare i brividi... Il leader degli Animali Dissidenti, allora, temendo un pericolo da dietro, decise di anticipare l'eventuale avversario per coglierlo di sorpresa e fu così che con una spallata poderosa sfondò quella che si rivelò poi essere l'entrata delle cantine del castello.
La prima figura oltre la soglia, un gatto dall'aria familiare con una grossa chiave in mano (probabilmente l'enigmatico Guardiano delle Prigioni). Poco più avanti tre umane molto simili l'una all'altra, ma di età diverse e a capo del gruppetto una gatta in quella che era la tenuta ufficiale degli agenti segreti del governo. I due fratelli erano stati scoperti. 

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