Il Battito d'Ali di un Gatto, cap 27 - Rette Convergenti, pt.1

Grazie all'aiuto dell'Umana Alternativa i viaggiatori nel tempo convincono il Vecchietto delle Barche a condividere con loro alcune informazioni riservatissime, nonostante la sua memoria sia stata modificata dal reset temporale. Purtroppo scoprono che Dugongo e Sedna sono in pericolo imminente e l'unica persona che li potrebbe salvare è ora prigioniera degli Umani Cattivi!

La campagna di recupero e salvataggio della Sorvegliata Speciale si rivelò, com'era prevedibile, particolarmente difficile da progettare, ma alla fine i Nostri riuscirono ad elaborare un piano. Dopo avere valutato varie possibilità, stabilirono che sarebbe stato meglio partire subito, sfruttando le poche ore di buio che ancora rimanevano loro, per poi dileguarsi insieme alla prigioniera alle prime luci dell'alba, cercando di confondersi nella frenesia della città che si svegliava. Il viaggio di andata sarebbe stato sotterraneo, lungo quel tratto di fognature che collegava la capanna del Vecchietto a quello che era un tempo il castello, ora Quartier Generale dei Militari al potere. Una volta liberata la prigioniera in questione, avrebbero tentato la fuga in superficie e innescato il meccanismo del reset temporale il più velocemente possibile.

L'Agente Speciale Nyx aveva già localizzato l'Arcolaio grazie al congegno che aveva applicato ad esso datole dalla se stessa umana in precedenza. Per cui, volta arrivata alle cantine, si sarebbe allontanata dal gruppetto principale e avrebbe proseguito da sola, facendosi strada silenziosamente verso le stanze più segrete del palazzo. Agli altri il compito, tutt'altro che semplice, di eludere la sorveglianza dell'infido Guardiano delle Prigioni, un gatto nato quando già i Militari avevano preso il potere che non aveva mai neppure considerato di unirsi alla causa dei suoi simili. Il Vecchietto non sarebbe andato con loro sia per evitare di insospettire i militari con la sua assenza da casa, sia per creare un eventuale diversivo qualora la situazione si fosse messa male.
Durante il tragitto lungo la rete fognaria, il pensiero di Nyx e delle Umane era fisso su come avrebbero convinto la Nonnina a far partire il reset temporale, dato che la sua memoria era già stata seriamente compromessa. La gatta, nella sua testolina da agente segreto, stava ripassando tutti i passaggi dell'ipotetico discorso che avrebbe di lì a breve avrebbe dovuto fare alla signora del tempo. L'Umana Alternativa, dal canto suo, sembrava stranamente tranquilla: era convinta infatti che la Nonnina avrebbe ritrovato i suoi ricordi non appena ritornata in possesso del suo Arcolaio, in virtù di quel misterioso legame che unisce lo strumento al suo possessore... Ma questi pensieri non avrebbero potuto essere condivisi perché le circostanze imponevano di mantenere il più assoluto silenzio. Il Dugongo Alternativo era al sicuro in uno degli zaini delle viaggiatrici: in caso di incontri indesiderati il suo aspetto così simile a quello del ben noto prigioniero avrebbe senza dubbio attirato l'attenzione. E di certo a lui attraversare quei cunicoli bui e puzzolenti senza doverci soffermare lo sguardo andava benissimo.
La tensione rese il percorso molto più breve di quanto non fosse in realtà e in men che non si dica il gruppetto era già all'ingresso delle cantine del castello, ma prima di potersi anche solo chiedere come scassinare la serratura nel massimo silenzio possibile, la figura del Guardiano delle Prigioni si parava sull'attenti davanti alla piccola porta, che ora, ad un secondo sguardo si rivelò essere stata aperta. Non fu quella vista però a turbare gli intrusi ed il Guardiano stesso, quanto piuttosto il rumore secco che si udì alle loro spalle: in una frazione di secondo gatti e umani capirono che erano stati scoperti!