mercoledì 25 marzo 2020

Lettere alla Regina Sedna sul potere - Solone



5 commenti:

  1. Non avevo mai notato che "agnello" facesse rima con "Manganello"

    Su Solone ci torno perché e' uno dei miei favoriti.

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    1. Con l'avvicinarsi della Pasqua l'agnello vuole difendersi...
      Grazie per la riflessione sul Filosofo, ci guardo con più calma.

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  2. Ineressante questa suddivisione nonchè la rappresentazione delle classi!
    L'uccellino che dà gli ordini e la pecora guardiano
    L'Umana da compagnia (femmina) classificata come buona
    L'Umano (maschio) classificato come cattivo
    E su tutti governa una Regina-felina (femmina)
    Numble....numble

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    1. Quella dei gatti è una società matriarcale e io mi sono adeguata 😺

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  3. Personaggio eclettico Solone ebbe una vita lunga e ricca di eventi. Dai suoi tanti insegnamenti, accennerò solo ad una semplice e al contempo complessa lezione, descritta da Erodoto ne “Le Storie” [libro I, passi 28-33], che può essere letta sia come monito che come speranza:
    _ _ _ «Di ogni cosa bisogna indagare la fine.» _ _ _

    Costretto dagli ateniesi, Solone dotò la città di un sistema di leggi che le regalarono anni di prosperità. È in queste leggi che troviamo le 4 classi bene illustrate nel blog. Convinto però che gli ateniesi non godessero della sua saggezza, per non fare tagli o aggiunte che avrebbero snaturato l’equilibrio dei provvedimenti, scelse l’esilio volontario.
    Visitati l’Egitto e Cipro “atterrò” nella Lidia di Creso, molto probabilmente l’uomo allora più ricco al mondo. Creso, dopo averlo lusingato con tutte le sue ricchezze, pronto a ricevere elogi, gli chiese chi fosse l’uomo più felice di tutti.
    Creso, sconvolto dalla prima risposta: “Tello di Atene per avuto una bella vita ed una bella morte”, chiese chi fosse il secondo. Se la prima risposta lo sconvolse, la seconda lo impietrì (alla Haumea): Cleobi e Bitone di Argo perché morti nel sonno dopo aver condotto la madre alla festa di Era, trainando, al posto dei buoi, un carro per oltre 9 km.

    Un furente Creso chiese a Solone conto delle sue risposte. Solone rispose con la frase sopracitata per indicare come chi oggi sembra ricco, forte e in salute potrebbe avere un futuro molto più cupo (monito); mentre chi oggi soffre e ha problemi potrebbe avere un futuro prosperoso (speranza). Il furente Creso non ebbe la pazienza di chiedere cosa avrebbe potuto favorire l’una o l’altra evoluzione, ma nel suo caso il monito non venne colto e cosa accadde potete leggerlo al passo 86 del libro citato.

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